Miseria e Nobiltà a Tremensuoli il 6 agosto 2015.
“Miseria e Nobiltà” è uno dei titoli
più famosi della drammaturgia universale di tutti i tempi. Cavallo
di battaglia dei più grandi attori napoletani (e non) del secolo scorso, è
presentato, in un’edizione ricchissima di grandi interpreti, scene e costumi.
Lo spettacolo, della compagnia “Teatr’Arte” di Formia, si avvarrà di una
magistrale rielaborazione
del regista Enzo Scipione che grazie alle sue capacità ha
saputo dare allo spettacolo, nuove gag e dialoghi completamente originali
e riportando il testo in un atto unico senza interruzioni. Enzo Scipione lo
vedremo anche nelle vesti di Felice Sciosciammocca, Nicola Marrone sarà
Pasquale, compare di sventura, Annamaria Andreozzi coprirà le vesti della
rassegnata Concetta ed Annamaria Zuppardi quelle della
nervosa Luisella, Marco Del Bene, nel ruolo di uno
stravagante Gaetano Semmolone, Umberto Maria Sasso ha il difficile compito
di ricoprire i ruoli del marchesino e di Gioacchino padrone di casa,
Andrea Brocco è l’indimenticabile “Bellezza mia” Sissi Esposito nel
paziente ruolo di Pupella, un duplice ruolo ricoprirà Erica Pagano,
Bettina e la famosissima Gemma, completerà il cast Giovanni Scarpellino nel suo
folle ruolo di Vincenzo. La commedia che sarà accompagnata dalle musiche del
maestro Marco Massaro, ha come protagonista Felice
Sciosciammocca, celebre maschera di Eduardo Scarpetta, e la trama gira attorno
all’amore del giovane nobile Eugenio per Gemma, figlia di Gaetano, un cuoco
arricchito. Il ragazzo è, però ostacolato dal padre, il marchese Favetti, che è
contro il matrimonio del figlio per via del fatto che Gemma è la figlia di un
cuoco. Eugenio si rivolge quindi allo scrivano Felice per trovare una
soluzione. Felice e Pasquale, assieme alle rispettive famiglie, s’introdurranno
a casa del cuoco fingendosi i parenti nobili di Eugenio. Un finale
scoppiettante quello che il regista ha previsto nella sua magistrale rilettura
della commedia che ha ridotto tutto in un unico atto, senza interruzione
come si farà a passare dalla ricca miseria alla povera nobiltà il pubblico lo
scoprirà il 6 agosto, alle ore 21:30 in Piazza san Nicandro a
Tremensuoli di Minturno ed infatti vedremo nella prima parte
una miseria palpabile, nella seconda parte (la nobiltà) è tutto finto e
luccicante; burrascoso sarà il finale, quasi a porre l'accento che l’odio
trasmesso dalla fame difficilmente si dimentica, ma la miseria resta
miseria e la nobiltà non esiste. Felice dirà: “Credetemi, non è stato difficile, vestire per un po’ i panni di qualcun
altro… È bastato solamente chiudere gli occhi e ritrovarsi in un mondo che non
ci appartiene. Provate anche voi! Chiudete gli occhi. Lavorate con la fantasia…
Non esagerate però, perché alla lunga tutti si accorgeranno della finzione…
Sentite a me lasciate perdere, siate sempre voi stessi e nessuno potrà
rimproverarvi di averlo fatto in modo sbagliato”………
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