1070° compleanno di Tremensuoli (945-2015).
Il nome Tremensuoli, la frazione
collinare di Minturno che domina il litorale di Scauri, secondo un’etimologia
popolare, si chiamerebbe così perché tre signori francesi (tre "monsieur"),
invitati dalla dolcezza e piacevolezza del luogo, costruirono sulla collina le
prime abitazioni. Si pensa anche che il nome derivi da "tres montes"
o "tres montoli", ossia paese circondato da tre colline o situato fra
loro: Monte Rotondo, Monte Belvedere e Capo Trivio, il colle dove sorge
Tremensuoli. La località "Le grotte" prende il nome dai ruderi di una
costruzione romana, purtroppo ora in stato d’abbandono. Tremensuoli è
menzionata in un atto del X secolo (945), inserito nel “Codex diplomaticus
Cajetanus”, una raccolta di documenti storici risalenti al medioevo sul
territorio dell'antico Ducato di Gaeta e territori limitrofi, che nasce nell'abbazia
di Montecassino, per secoli il massimo centro monastico dell’occidente. Nonostante
le distruzioni subite dal monastero, ci sono giunti 648 antichi documenti
concernenti la città di Gaeta ed il suo vasto territorio. Le chartae descrivono
un periodo che va dall’anno 830, antecedente la formazione del Ducato (anno 840),
al 1399, cioè ben oltre la fine del ducato stesso (1140). Si tratta di
documenti di varia origine, per la maggior parte apografi, e trascrizioni di
documenti precedenti alla redazione del Codex stesso. Il codice è stato
allestito da una lunga opera di studi iniziata dal gaetano Erasmo Gattola,
storico ed archivista del monastero, nel XVIII secolo. Fu lo stesso Gattola a
scoprire il celebre Placito capuano. Altri illustri studiosi che
contribuirono alla redazione ed alla pubblicazione del codice, furono Giovanni
Battista Federici, Giuseppe Quandel, Pietro Fedele e Tommaso Leccisotti. Si
narrano accadimenti del territorio che riguardano la vita pubblica, sociale ed
economica, coinvolgendo di volta in volta, in un arco di svariati secoli,
personalità di diversa posizione sociale, istituzioni ed autorità che rivestono
diversi ruoli. I documenti sono diplomi (atti pubblici di vendita, donazione,
testamento, sentenze), a volte redatti da personaggi storici di grande rilievo
come papi o imperatori. L'area descritta nel codice è quella ricoperta dal
Ducato di Gaeta nel X secolo che andava da Fondi al Garigliano e le aree
attigue: si può quindi considerare il Codex come un'opera storica
fondamentale per un territorio racchiuso tra Terracina, Aquino, Cassino, il Garigliano
e l’isole ponziane. Sono citate molte località minori del basso Lazio che
ancora oggi conservano gli antichi nomi, tra i quali appunto Tremensuoli. Il
2015, dunque, è il 1070° compleanno di Tremensuoli e per l’occasione, Aurelio
Carlino, ha realizzato un calendario da collezione (edizioni Caramanica) usando
dodici foto che rappresentano la memoria storica del “paesello” da tramandare
ai posteri. Orientativamente il compleanno di Tremensuoli si festeggerà dal 17
giugno, festa liturgica di san Nicandro e nel mese d’agosto, con iniziative
culturali e musicali. A Tremensuoli è possibile visitare la Chiesa Parrocchiale
di San Nicandro Martire, risalente al XVI secolo: è a croce greca, con
decorazioni a stucco e volte a botte lunettate, che purtroppo sono state
cancellate nell’ultimo restauro. Vi si conservano statue lignee del XIX secolo
che raffigurano i Patroni dell'antico borgo collinare: San Nicandro,
festeggiato nel secondo fine settimana d’agosto, e San Sebastiano, festeggiato
il 20 gennaio. La chiesa nuova è dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Un libro dal
titolo “Tremensuoli, amore di una terra” di Carlino (edizioni Caramanica)
racconta, nei dettagli, con foto e testimonianze, la vita di tutti i giorni
sulla collina minturnese. Un blog riunisce notizie storiche, ricordi e novità
sulla frazione www.tremensuoli.blogspot.com.
Info: 3475912752 – tremensuoli@cheapnet.it
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