Le origini dei D'ONOFRIO
D’ONOFRIO
Titoli: barone di Mancipa Passarello Villadoro, di Artesina
Dimora: Calascibetta, Palermo
Conosciuta nella sua nobiltà dal XV secolo. Matteo governatore della Tavola Pecuniaria (Banca Centrale) di Palermo; GIOVANNI, dottore in legge, giudice della Corte Pretoriana di Palermo 1672/3, del tribunale della Gran Corte del Regno 1670/1, acquistò il feudo di Passarello e Mancipa il 6 ottobre 1678, il feudo di Artesina il 21 gennaio 1698, i feudi di Artesinella, Camali e Mandra il 30 gennaio 1696; GESUALDO per transazione di Pietro Galletti, figlio di Margherita D’Onofrio, ottenne i feudi e i titoli di cui sopra, capitano di giustizia di Calascibetta 1786/6; ANTONINO marchese di Villadoro ottenne con privilegio del 20 dicembre 1799 i sunnominati titoli, giurato in Calascibetta 1812/13;hanno preso parte alla difesa del Regno delle Due Sicilie dall’invasione piemontese nella campagna del 1860/61: GAETANO alfiere (sottotenente) del “1° Battaglione Cacciatori” che ha combattuto a Milazzo, sul Volturno e sul Garigliano; MICHELE alfiere del “5° Reggimento Fanteria di Linea Borbone” presente a Corleone, ha partecipato con compagnie scelte alla difesa di Gaeta sino alla capitolazione avvenuta il 14 febbraio 1861.
Iscritta nell’ Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano anno 1922.
Arma: di rosso all’aquila spiegata e coronata d’argento.
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